Come illuminare casa – basi tecniche.
Le basi tecniche per capire che lampadina scegliere
Capire come illuminare casa è un aspetto spesso lasciato in secondo piano ma in realtà è essenziale per valorizzarla al 100%.
La luce serve per far risaltare gli arredi e le scelte progettuali, serve a dare profondità agli spazi, ad evidenziare decori, angoli, nicchie ecc.
Il campo dell’illuminazione è estremamente vasto ma vogliamo provare a sintetizzarlo in modo semplice, così che sia di facile comprensione anche ai non esperti del settore.
La scelta della lampadina
Prima di tutto cerchiamo di capire insieme quali siano i valori principali che ci guidano nella scelta della lampadina.
Una lampadina, quindi la nostra sorgente luminosa, emette luce: questa può essere più intensa, può consumare più o meno energia e può tendere a un colore più freddo o più caldo.
Questi sono i tre aspetti fondamentali che dobbiamo tenere a mente.
Analizziamoli insieme.
Differenza tra Lumen e Watt
Iniziamo cercando di capire la differenza tra Lumen e Watt, due dati presenti sulle confezioni delle lampadine e sulle loro schede tecniche.
Il Watt rappresenta il consumo della lampadina, il Lumen invece indica il flusso di luce emesso dalla sorgente luminosa, quindi, detto in parole non tecniche, la quantità di luce emessa e visibile. In base a questo: maggiore è il numero dei Lumen maggiore è la luminosità della lampadina.
Più alto è il valore dei Watt, più alto sarà il consumo energetico. Ad oggi esistono lampadine con un valore dei Watt basso che danno molta luce.
Nota bene: Personalmente consigliamo di utilizzare solo LED, così da ottenere un risparmio energetico fino all’ 85% rispetto alle vecchie lampadine alogene. In più oggi esistono diversi tipi di colorazione della luce quindi si può evitare di avere quell’aspetto freddo da ospedale tipico dei precedenti LED.
Passiamo adesso al terzo valore importante, soprattutto da un punto di vista estetico ovvero:
Il colore della luce
In base alla tonalità del flusso luminoso si otterranno delle atmosfere estremamente diverse tra loro. Parleremo di come scegliere il colore della luce in base alle stanze più avanti, per il momento cerchiamo di fissare i concetti fondamentali.
Il colore della luce viene definito in base ai gradi Kelvin (il valore K) e può essere diviso in tre categorie:
luce fredda > 5000 K tendente al blu
luce neutra 4000 K – 5000 K più simile alla luce naturale
luce calda 2700 K – 3500 K tendente al rosso
Basterà perciò ricordarsi che più sarà elevato il valore dei Kelvin più la luce tenderà al blu, risultando quindi fredda e poco accogliente. La luce fredda di solito viene infatti usata soprattutto negli esercizi commerciali dove non è importante creare un’atmosfera accogliente, ma dove c’è il bisogno di far concentrare l’attenzione sul prodotto.
La luce neutra è perfetta per non sfalsare i colori. E’ adatta in cucina o dove bisogna studiare o lavorare perché stimola l’occhio senza stancarlo, o anche nella luce dello specchio in bagno dove si ha bisogno di vedere con precisione.
La luce calda invece crea subito una forte sensazione rilassante, di benessere e convivialità.
Per i più esigenti: il CRI
Per chi avesse l’esigenza di illuminare degli elementi mantenendo i colori il più fedele possibile a quelli reali, deve fare attenzione all’indice di resa cromatica che non dev’essere confuso con la temperatura di colore! Abbreviato con CRI (Color Rendering Index) si sviluppa in una scala che va da 1 a 100. Maggiore è il valore maggiore è la capacità della lampadina di restituire il colore in modo fedele.
Questi quindi sono i concetti tecnici necessari da conoscere per poter affrontare l’acquisto delle lampadine in modo consapevole e mirato.
Se però vuoi approfondire l’argomento e capire che tipo di lampadina utilizzare in base alla stanza clicca qui.
Nell’immagine qui sotto abbiamo evidenziato i due dati fondamentali da controllare: LUMEN (lm) e KELVIN (K). Ora non puoi più sbagliare!